sabato 26 marzo 2011

Si torna in città!

Vivere in un paesino, lontani dalla città, dallo smog, dai clacson suonati a qualsiasi ora, dai snervanti giri per cercare un parcheggio, per 3 anni, mi ha permesso di capire quali sono le condizioni per non vivere sereni e tranquilli! Già... pare un paradosso ma è così!

Quando abbiamo deciso di vivere a Sammichele eravamo convinti che 40km non avrebbero mutato i nostri rapporti con il mondo a noi conosciuto, non avrebbero condizionato il nostro modo di pensare, non avrebbe assolutamente infierito alla coppia... niente di più sbagliato!!!

Faccio un passo indietro di 3 anni. Eravamo "ciovani" e spensierati. Io abitavo a Bari e condividevo casa con altre ragazze.  Avevo da poco un lavoro che mi piaceva e mi soddisfava. Avevo un compagno che amavo alla follia, con il quale avevo deciso di vivere insieme, di formare la nostra famiglia. Decidemmo, con questa bella premessa, che, nonostante ci conoscessimo da nemmeno un anno, il "grande passo" si poteva fare.

La ricerca della casa è stata un'esperienza divertente, che ha stimolato la nostra immaginazione. I progetti, il futuro erano ad un passo dalla realizzazione. Entrambi siamo partiti con la convinzione che, per la nostra famiglia era fondamentale vivere lontani dal caos della città. Così, una domenica, ci siamo ritrovati a casa di amici a Sammichele, e, facendo una passeggiata dopo una bella mangiata... abbiamo trovato casa!

Ci sembrava perfetta! Ampi spazi, un camino accogliente, stanze enormi (in previsione di ospitare amici, parenti e un piccolo alieno), una zona ben fornita di negozi e servizi... un prezzo interessante. Cosa c'era da aspettare e da pensare... era proprio quello che cercavamo!

Insomma tutto era perfetto... fino a quando non sono rimasta a casa per lungo tempo... sola, lontana dagli amici (perchè farsi 80km per una birra...  è effettivamente eccessivo!!!), da tutto quello che era stata la mia vita fino a poco prima. Lasciarsi andare e farsi sopraffare dalla depressione era molto facile e, se ho avuto la forza e il coraggio di reagire, lo devo al mio ometto tutto speciale.

La decisione di tornare in città è senza dubbio una scelta egoistica da parte mia e di mio marito... ma come posso pensare e immaginare che  la vita di mio figlio possa essere felice se mamma e papà non lo sono?!?

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