Arriva il periodo che ti tocca tirare le somme.
Parti con i buoni propositi di settembre, e ti ritrovi a luglio a fare i conti con quello che hai realizzato, di quello che hai perso e di ciò che hai guadagnato.
E tornano, puntuali come un orologio atomico, la sensazione di aver perso qualcosa di importante.
Chiamiamoli pure con il proprio nome... i sensi di colpa.
Si affacciano timidi a maggio, per irriderti a luglio.
"E ti chiamano pure MAMMA?!? E come la fai la mamma??? Mentre tuo figlio a luglio va a scuola, gli altri bimbi dormono, vanno a mare, giocano... VERGOGNATI!"
Sì... più o meno è quello che la mia coscienza mi dice ogni mattina, mentre bevo il caffè, faccio la doccia o mentre cerco di svegliare Attila.
E' la stessa vocina che, durante tutto l'anno, mi ricorda quanto sia una pessima madre quando non riesco a stare con lui nemmeno quando è malato.
La stessa che mi ricorda quanti minuti ho passato con mio figlio durante la giornata e quante ore ho "dedicato" ad altro.
La stessa vocina che si sganascia dalle risate quando sente frasi tipo
"non è importante QUANTO ma il COME"
E si aspetta settembre, per formulare i nuovi buoni propositi, i nuovi obiettivi e il bisogno e il coraggio di voler cambiare.