mercoledì 31 ottobre 2012

Ricordi di Halloween

Non ricordo come abbia avuto inizio, ricordo, però, che in Italia ancora non era pubblicizzata e ricordata.
Forse abbiamo iniziato quando mio padre ha piantato una marea di zucche, e non sapeva che né a lui né a mia mamma piacessero... sì forse il primo Halloween che ho "festeggiato" era legato alla immensa quantità di zucche che dalla Calabria (con furore) avevo portato a Bari, nella casa che condividevo con le mie amiche.
Ricordo che in giro non si trovavano bimbi vestiti da scheletri; il mese di novembre era ancora il mese dei morti, in tutti i sensi. Un mese di "purificazione" prima delle mega abbuffate natalizie.
Si decise di "festeggiare" Halloween... una buona occasione per sfornate un po' di pizze e pizzette, e a divertirci ad intagliare la zucca.
Un'occasione per divertirci.


Il menù di Halloween, oltre alle pizze, prevedeva anche un "po'" di zucca da smaltire.
La pasta alla crema di zucca era la mia preferita. Da "quei tempi" che non la mangio (qui "ringrazio" Daddy per i suoi gusti culinari opposti ai miei!!!).
Ricordo che odiavo quando gli amici più grandi parlavano dei "bei tempi"... per ritrovarmi a 33 anni a usarlo come intercalare.
Bei tempi sì quelli!!!
Le lunghe passeggiate in centro per negozi, il pane da portare alle papere del parco, la ricerca degli addobbi per Natale, la preparazione del presepe...
Un anno il presepe in casa occupava tutta la cucina (che non era proprio piccolina).
Non era il solito presepe che si estendeva su una superficie definita, ma faceva parte della casa.
Da oriente arrivavano i re magi, che si spostavano ogni giorno verso la capanna, con annessa stella e angelo.
Stessa sorte l'avevano i pastori con le pecore, posizionati inizialmente lontani sul frigo, che pian piano si avvicinavano.
Qualche giorno prima della partenza per le vacanze natalizie, si festeggiava, con tanto di pandoro e spumante, concludendo con un piccolo scambio di doni.
Festeggiavamo tutto... TUTTO TUTTO TUTTO!!!
Dai compleanni agli onomastici, alle feste comandate (ovviamente in anticipo) alle feste "inventate da noi", così come lo era (per noi) Halloween.
Che ne sapevamo noi che avrebbe preso piede anche nel resto d'Italia?!?


Questo post lo dedico a chi ha condiviso con me un periodo stupendo della mia "giovinezza", Mina, Serena, Dorè e Lorenzo. La lontananza è nulla con i ricordi. 
Vi voglio bene!!!


lunedì 29 ottobre 2012

Sam il Pompiere



Siamo passati dal trenino Thomas, ai Barbapapà... la nuova passione di Attila?!?
Il Pompiere Sam!!!

Niiiii noooooo Niiiii noooooo

venerdì 26 ottobre 2012

Crepessss!!!

Era da tempo che ne avevo voglia. Un piatto sfizioso, abbinabile al dolce e al salato.
Appena rientrata a casa, approfittando dell'assenza di Attila e Daddy mi metto all'opera... e Crepes siano!!!
Ho trovato una ricetta per l'impasto molto semplice, da poter utilizzare sia per la versione salata, sia per la versione dolce.
Ingredienti:

  • 125 gr di Farina
  • 300 ml di latte
  • 2 uova

Ho unito prima la farina con il latte. Successivamente ho unito le uova (che avevo sbattuto a parte).
Impasto pronto per "riposare" in frigo 30 minuti, coperto con la pellicola.

Dopo 30 minuti...
Ho unto con un pennello da cucina la padella per le crepes (di quelle piatte), e l'ho fatta un po' riscaldare.
Con un mestolo ho versano un po' di impasto. Pochi minuti e le giro... magia riuscita!


Con questa dose ne ho preparate 6... come condirle?!?
Dal frigo mi guardano i peperoni e la ricotta... Evvai con il matrimonio bianco-rosso!!!


Per la preparazione della crema di peperoni, taglio e lavo un peperone medio e lo metto in padella a cuocere con una mezza cipolla, un po' di noce moscata e un filo d'olio... mi raccomando a non dimenticare il sale!!!
Io e il sale non siamo molto amici... e spesso me ne dimentico :D




A fine cottura, frullo tutto e rimetto in padella con la ricotta, per farla sciogliere... crema pronta!!!
Visto che era ancora presto, ho conservato le crepes, aspettando che i miei uomini tornassero...
Decido, quindi, di prepararne 4 salate. Stendo la crema e le piego a fazzoletto.
Una passatina in forno...e buon appetito!!!






Ovviamente ne è rimasta una (quella di Daddy, che ha apprezzato ma mangia come un pulcino!). Che si fa... si butta?!? Ma noooooo.... si congela! 
Lo so... la dieta! Ma dei due dischi rimasti, che dovevo fare???




Daddy... vai a comprare la nutella PLIIIIIIZ?!?

giovedì 25 ottobre 2012

Masseria Torre di Nebbia

La scorsa domenica siamo stati a pranzo alla Masseria Torre di Nebbia a festeggiare i 18 anni della cuginetta A.
Festa stupenda, compagnia eccezionale... un momento per staccare dai soliti problemi e goderci, all'aria aperta in campagna, una fantastica domenica con nonna, zii e cugini!
Attila, in estasi per la libertà assaporata, ha fatto subito amicizia con un cagnolino, cucciolo.
Non ho capito bene se era Attila a seguire il segugio, o il quattrozampe ad essersi "innamorato" di mio figlio. Fatto sta che si ritrovavano sempre insieme... non nascondo di aver avuto un po' paura. Non per Attila ma per il cagnolino... ad un certo punto lo ha preso in braccio, per il collo!!!


La location è immersa nella campagna della Murgia barese, circondato da ulivi; sullo sfondo si innalza Castel del Monte.
La masseria era un vecchio rudere, restaurato con accurato lavoro, e arredato con gusto e semplicità.


Stesso gusto e stessa semplicità che si riscontra nei piatti, armonia tra i sapori della terra e la genialità dello chef.
Il piatto che merita menzione (tutto era eccezionale... ma questo è superlativo!) è il primo, lasagnetta con zucca, tartufo murgiano, burrata di Andria sul letto di crema di ceci neri ed erba cipollina... divino!
Una giornata piacevole e da ricordare!!!

lunedì 22 ottobre 2012

Te lo regalo se vieni a prenderlo!

Ho scoperto su facebook l'esistenza di un gruppo, associazione o come la volete chiamare, che ti permette di regalare oggetti che possono essere riutilizzati.
Il fine è quello di diminuire l'inquinamento; si trovano spesso oggetti funzionanti o in ottimo stato.
L'idea viene da oltralpe, da un cittadino ticinese e sta prendendo piede nel nostro paese.
Su facebook si sono aperti diversi gruppi regionali, per facilitare lo scambio del regalo.
Da un paio di mesi anche io sono tra gli iscritti (e te pareva...).
Le regole del "gioco" sono molto semplici: hai un oggetto che non ti serve più, funzionante e in buono stato, inserisci il tuo messaggio REGALO Oggetto (magari foto) se vieni a PRENDERLO a Città; hai bisogno di un oggetto, inserisci il tuo messaggio CERCO Oggetto.
Se ti interessa l'oggetto, inserisci un messaggio di interesse. Il proprietario si accorderà con la persona che sceglie (non si va a prenotazione... anche perché fattori tempo e spazio risultano importanti per la conclusione della trattativa).
Ho trovato un annuncio la settimana scorsa; una persona cercava piatti, bicchieri, tazzine anche spaiate. Mi sono proposta; avevo un po' di queste cose.
Cosa è successo?!? Una ragazza si è infilata nella trattativa (giuro che non me ero accorta!!!) e ho concluso il regalo con lei.
Mi inizia a chiedere le foto degli oggetti e io, prontamente, le ho inviato le foto dei piatti, bicchieri da vino, tazzine, bicchieri da pasto...
I piatti non le piacevano e i bicchieri della Nutella non li voleva...
Vabbene...
Inserisco io un annuncio.
Quando abbiamo traslocato a Bari, nell'appartamento il vecchio inquilino aveva lasciato un TV color 22" senza telecomando, vecchia generazione. Visto che a noi non serve, volevo disfarmene.
Anche in questa trattativa le cose non sono state facili...
La persona che si era "prenotata", con un bel giro di parole, voleva che glielo portassi io a casa, magari che glielo montassi, le spostassi un po' di mobilio, pulizie di primavera.
Non è che ci vuole un genio... TE LO REGALO SE VIENI A PRENDERLO!
Alla fine, trattativa non conclusa.
Lo scopo del gruppo è nobilissimo, e i moderatori fanno di tutto per far rispettare le regole, ma concedetemi un piccolo sfogo... le persone sono molto superficiali, si prenotano per tutto, non capendo che, magari, c'è gente che ha più bisogno, oppure si prenotano per gli amici degli amici... che magari non condividono il principio di scambio.
Un ringraziamento speciale, infine, a tutti i moderatori, per la loro pazienza e dedizione.


"Evolversi vuol dire utilizzare al meglio le risorse!"


venerdì 19 ottobre 2012

Uova al sugo!

Credo di essere l'unica in Italia a non aver mangiato, fino a ieri, l'uovo al sugo.
Dopo un po' di paraculagine da parte dei miei amici ieri mattina, ho deciso di preparare questo piatto facile, veloce, gustoso, sfizioso e leggero!!!
Così ieri sera Attila ha fatto la cavia :)
La ricetta è molto semplice... preparare un sughetto con cipolla, pomodori pelati, basilico e origano. Quando si è ristretto si apre (con delicatezza eh... mi raccomando!!!) un uovo. Si copre con un coperchio e si fa rapprendere l'albume.


Attila ha apprezzato molto il piatto... alla fine ha preteso il pane per fare scarpetta!!!
Quando ho preparato l'ovetto per me ho aggiunto un peperoncino (di quelli belli piccanti!) al sugo.
Buon appetito!!!

NB: il post l'ho scritto alle 09.49 a.m.. Penso che da domani inizierò a fare la colazione con il salato!!!

giovedì 18 ottobre 2012

Che vuoi fare da grande?!?

Il mio babbo me lo ha sempre detto "Tu vuoi fare troppe cose, e rischi di non fare niente".
Vero.
Da piccola ho collezionato tanti di quei sogni nel cassetto che avrei potuto riempire un negozio intero di Ikea.
Erano a periodi.
Ho avuto il periodo che volevo fare la stilista. Avevo il mio book (cioè un quaderno) con tutte le mie  creazioni. Non contenta di vederle solo su carta, denudavo le Barbie e cucivo, con i rimasugli delle stoffe che mi dava mia madre, i vestitini nuovi e trendy per le mie amiche di plastica.
Poi, ovviamente, davo anche qualche sforbiciata ai capelli... il look era completo!
Mi sarebbe piaciuto fare la stilista, anche oggi, ma non so più tenere ago e filo nella stessa mano.
Ancora nella fase "rosa" della mia esistenza (cioè quando vestivo da femminuccia) volevo diventare una ballerina, stile Heather Parisi (la Cuccarini era troppo smielata per me anche all'epoca); ma poi ho scoperto che non potevo sempre mangiare patatine, cioccolata o panini... ho rinunciato!
Non so quando è successo, né come, figuratevi "perché" ma, ad un certo punto, il lato rosa mi abbandona, lasciando il posto a colori più scuri e duri.
In questa fase ho la felice ambizione di diventare pilota di aerei militari (Top Gun avrà fatto il suo, anche se Tom Cruise non è proprio il mio tipo); avendo coscienza di non poter superare il metro e sessanta (OTTIMISTA IO!!!) ho "ripiegato" a Comandante di Marina... ignara che anche per arruolarsi in Marina fosse richiesta un minimo di altezza. Il concorso l'ho fatto il primo anno dell'aperture alle donne. Scartata perché bassa.
Ho avuto la mia fase musicale... volevo suonare il pianoforte (mio triste rammarico per non aver avuto la possibilità di poterlo fare), la chitarra (la prima acquistata a 15 anni, l'ultima presa nel 2009; per fortuna, per le orecchie dei vicini, non strimpello mai...), il sax mi sarebbe piaciuto, ma non ho osato nemmeno chiedere, e la batteria (ho sposato un batterista però... me lo sentivo?!?).
Sono approdata nella fase "realistica", dove immaginavo il mio futuro in base alle passioni e alla mia predisposizione.
NO assoluto e imperativo a professioni mediche, di avvocato o di economia.
Così immaginavo di diventare astrofisico, matematico, giornalista... informatico.
Ho 33 anni e vorrei ricominciare da zero.

giovedì 11 ottobre 2012

Siamo quasi a 24

Sguardo fisso, assorto, concentrato... spesso lo trovo a pensare, incurante della mia presenza.

E' una continua scoperta per lui, ma anche per me. Immaginare cosa possa pensare, quali ragionamenti possa fare, come impegna la sua immaginazione, i giochi da inventare...


Certo, l'asilo è un'ottima palestra per lui, lo abitua a socializzare, condividere. A lui piace, ed è evidente. Lo accompagno all'ingresso e mi saluta... come se fosse un adulto nel corpo di un bimbo di 80cm.
Fino a qualche giorno fa riuscivo a rubargli anche un bacio... ora mi dribbla e corre in aula dai suoi amici.
Tutte le mattine li guarda per qualche secondo dalla porta. Non so cosa osserva o cosa aspetta.
Il suo viso si illumina quando i suoi amichetti lo salutano.
E via... a prendere colori o giochi.

Colorare e suonare... le sue "arti" preferite da quando era piccolo piccolo. 
Ama giocare con la sua "moto", alla quale cerca di inserire le chiavi della mia auto. 
Ama costruirsi i trenini con qualsiasi cosa abbia sotto mano... le costruzioni, le VHS... ieri ne ha costruito uno con le confezioni del caffè e con il latte.
E poi sa prendere in giro, me e daddy... finge telefonate alla nonna, imitando le miei conversazioni con mia madre.
Concludendo, ovviamente, con "Cia' Cia'"

mercoledì 10 ottobre 2012

Condividete la notizia!

Condividete se potete questa notizia e ATTENTI a cosa acquistate!
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/notizia.php?IDNotizia=557780&IDCategoria=1
Alla pausa pranzo mi sono recata all'Auchan di Modugno e ho constatato che sono in vendita ancora questi taralli e similari.
Un mio amico ha segnalato la questione al centro informazioni, e l'addetto era ignaro.
Il responsabile, chiamato dal collega, ha ritenuto opportuno NON ritirare i prodotti, in quanto i risultati delle analisi non sono state ancora rese note.
Questa azienda distribuisce non solo per Auchan, ma anche per altre catene di ipermecati e supermercati (compresa la Coop).
I prodotti escono anche con marchio Auchan; sulla confezione, però, è riportata la dicitura "realizzato e confezionato dalla ditta Fiore di Corato (BA)".
Taralli e biscotti sono spesso mangiati dai bambini per merenda o spuntino!
CONDIVIDETE LA NOTIZIA!!!

martedì 9 ottobre 2012

Super Attila!!!

Solo una settimana fa combattevo con la febbre di Attila, l'elevata temperatura l'aveva messo KO.
Spesso, durante la giornata, si buttava sul divano, sul letto e in braccio per fare la nanna.
Controllo fatto giovedì pomeriggio.
La pediatra (ne ho conosciuta un'altra... e pare che sia quella giusta) mi dice che potrebbe essere la sesta malattia (febbre 3 giorni, 2 senza nessun sintomo e 1 giorno con macchie rosse in viso).
E se per qualche giorno abbiamo visto Attila abbacchiato, mogio, avvilito... 'na pezza, ora è tornato più arzillo di prima, agile, vispo, pimpante. Ha una marcia in più!!!
Ha i superpoteri!

Non è più Attila, ma Super Attila!!!

giovedì 4 ottobre 2012

Svuotafrigo con Peperoni!

Quando rientri a casa da lavoro e ti accorgi che non c'è proprio tanta scelta per la cena perché ti sei dimenticata di fare la spesa (come spesso capita a me), le opzioni sono due:

  1. cerchi tra le scartoffie sulle mensole quel bellissimo fogliettino ripiegato, con tante belle foto e una lista infinita di ingredienti... e ordini una pizza d'asporto;
  2. Ricetta Svuotafrigo!
Una delle cose belle di queste ricette è che sono sempre originali e uniche!
L'altra sera ho "rivisitato" la ricetta dei peperoni gratinati, in base a quello che la mia dispensa mi offriva.

Ovviamente i peperoni sapevo di averli... e altrimenti che facciamo?!?
Per il ripieno ho usato del tonno, ben sgocciolato, i capperi, la cipolla e la mozzarella (per daddy).



In altre occasioni ho utilizzato qualche "avanzo" che stava in frigo: pancetta, salame, pisellini...
La preparazione è molto semplice e veloce.
Basta lavarli, eliminare peduncolo e calice e tagliarli a metà.
Io li adagio sulla carta da forno in una teglia e li riempio; un po' di parmigiano, pan grattato e un filo di olio e via in forno per 15/20 minuti. Una passata al grill se non si è formata la crosticina.

Oltre a permetterci di svuotare il frigo, i peperoni sono un ottimo alimento per chi, come me, è a dieta.
Le calorie sono poco più di 20kcal su 100gr di prodotto, contengono ferro, calcio, potassio, vitamina A... e svolgono un'azione antiossidante!.

Per riempire i peperoni basta solo un po' di fantasia! :)

martedì 2 ottobre 2012

Ma quanto guadagna un medico di famiglia?

Non lo so come sono arrivata a pormi questa domanda, forse dopo quello che  successo negli ultimi giorni, forse perché cerco un motivo per il quale alcune categorie sembrano più tutelate di altre, forse per invidia (potrebbe anche essere... non lo escludo).
Ho cercato di mettere in relazione due professioni pubbliche, che hanno lo scopo di salvaguardare la società e soprattutto gli individui più "deboli" di essa.
Per poter paragonare i medici (nello specifico i pediatri) ho scelto la professione che più assomigliasse in termini di ruolo civile, ma anche di ore lavorate.
Medici Vs Insegnati.
Io non appartengo a nessuna delle due categorie (per fortuna o purtroppo... non saprei). 
Non lavoro nel pubblico impiego, essendo un banalissimo impiegato con contratto CCNL industria (ora mi spiego perché voglio fare i conti in tasca ai medici...).
Partiamo dalle ore lavorate.
Un pediatra riceve 5 giorni a settimana (il decreto secondo cui si dovrebbero aggregare i medici di base ed essere reperibili 24 ore al giorno, 7 giorni alla settimana che fine ha fatto???). Le ore di studio sono, in media, dalle 3 alle 4 ore al giorno (nemmeno mezza giornata insomma). La reperibilità non è garantita, nel senso che, a buon cuore del medico, può decidere se rispondere al telefono o fare visita a domicilio. 
Fuori dagli orari di visita, quindi, se hai bisogno o ti rivolgi ad un medico "privatamente" (a pagamento, ovviamente senza fattura) oppure andare al pronto soccorso.
Un insegnate lavora 5 giorni alla settimana, più o meno mezza giornata (tra rientri e ora di "buco" non superano le 5 ore giornaliere). E fino a qui pari.
Reperibilità... ecco un insegnante non ha l'obbligo di reperibilità, ma spesso li trovi a scuola, disponibili a fare supplenze in caso di necessità (è vero, ci sono quelli che leggono i giornali anche durante le ore di lezione... ma voglio considerare solo medici e insegnanti che lavorano, i parassiti poi li trovi ovunque).
Quindi, anche per la reperibilità possiamo considerare un pari.
Tempo impiegato per ottenere laurea e specializzazione.
Ecco qui iniziamo a trovare le prime differenze.
Un medico, prima di diventare tale, deve studiare almeno 6 anni all'università. Dopo bisogna proseguire con un corso di specializzazione, di durata tra i 2 e 5 anni, anche se non è obbligatorio (un medico può essere abilitato e lavorare anche senza specializzazione, tranne in alcuni rami). Diciamo che, mediamente se si è bravi, dopo 10 anni di studio si può finalmente lavorare.
Un aspirante insegnante deve studiare almeno 5 anni (3+2) e conseguire la laurea specialistica nella facoltà di interesse. Poi deve... deve... il percorso successivo è un po' articolato. Fino al 2008 bisognava frequentare una scuola di specializzazione all'insegnamento SSIS che ti permetteva l'introduzione all'insegnamento. Poi è stata abolita. Solo negli ultimi mesi si è ripreso a parlare di nuovi metodi di reclutamento nella pubblica istruzione. Ora pare che si parli di TFA Tirocinio Formativo Attivo, della durata di un anno e del costo variabile tra i 2500 e i 3000 euri.
Ok qui il pareggio cade. Un medico ha un percorso accademico di una durata sicuramente maggiore.
Stipendi medi.
Mediamente un pediatra massimalista (800 piccoli pazienti) guadagna attorno agli 8-10 mila euro netti mensili, con punte anche di 15 mila/mese.
Un insegnante di scuola media superiore con 25 anni di servizio non supera i €30.000 lordi all'anno.
I medici hanno vinto sugli insegnanti, senza alcun dubbio!!!

lunedì 1 ottobre 2012

Un tranquillo week-end di paura...

Week end appena trascorso... OHMAMMAMIA!!!
Inizia il sabato (alle 02:00 a.m.) con Attila non bollente... di più!
Abbiamo passato 48 ore di fuoco, grazie anche alle temperature più che estive... Leo ha "superato" i 40°C per due volte, e due volte ci siamo precipitati all'ospedaletto pediatrico.
Tonsillite, inizio di otite... placche!
Un mix che che ha fatto crollare il mio guerriero in diversi episodi.
Per fortuna oggi la temperatura non ha superato i 37,6°C...
Sto liberando un po' i pensieri, sto cercando di capire se avessi potuto fare di più, se avessi potuto fare meglio. Seghe mentali?!? Può essere, ma la ragione in alcune situazioni si va a fare un giro per tornare quando le acque si calmano. Ora cerco di far prevalere la parte "razionale", per capire se era necessario vedere mio figlio perdere quasi i sensi a causa di una tonsillite mal curata.
Io sono la madre e mi prendo le responsabilità da madre.
Chi ha altre responsabilità?
La premessa a questo mio "percorso": la pediatra, che ha visto Leo dai primi giorni di vita, ha lo studio a Sammichele. Nonostante alcune critiche mosse dai casalini, la dottoressa è sempre stata molto attenta ai suoi pazienti, sempre disponibile, non ha mai dato farmaci "in più" rispetto a quelli necessari, pronta a difendere l'allattamento esclusivo. Dopo il trasloco abbiamo deciso, dopo diversi mesi, che era più "opportuno" avere un medico vicino fisicamente. Abbiamo così "registrato" Leo alla lista di un medico di Carbonara. Medico che abbiamo visto in due occasioni: durante un controllo di routine, e, dopo una settimana, per una febbre persistente.
Premessa finita.
Sabato mattina, la temperatura si stabilizza intorno ai 39°C, nonostante la tachipirina.
Decidiamo di chiamare la pediatra per avere un consulto.
Inizio a non capirci più nulla... la dott.ssa R. durante l'ultima visita mi consegna una ricetta. L'assistente mi dice che il numero del cellulare per le emergenze è sulla carta intestata. Sabato mi accorgo che il nome indicato sulla carta intestata e la firma non sono della dott.ssa R... ma come?!? Mi hanno detto "Lei è la dott.ssa R. . Piacere - Piacere"
Non era il momento di polemizzare. Telefono ugualmente.
La dott.ssa C. mi informa che devo chiamare la dott.ssa R., perchè lei non è R. è C....
"Mi dia il numero di R."
"Non lo so a memoria... chiami in studio"
"Sì C.... ma oggi è sabato (C.  sta per CRETINA???)"
"Noooo ascolti il messaggio, alla fine c'è il numero per le emergenze".
Lo ho ascoltato il messaggio. Tante volte... i numeri li dava C.
Al superamento dei 40°C andiamo in ospedale.
Ci "accoglie" una dottoressa gentile e disponibile. Somministrano a Leo dell'ibuprofene. Leo sta meglio.
Terapia: antibiotico e tachipirina all'occorrenza.
Domenica temperatura elevata, tutto il giorno. MAI scesa sotto i 39°C.
A 40,3°C torniamo in ospedale.
Ci fanno accomodare in una sala visita vuota, somministrano 6ml di ibuprofene, come "aperitivo" alla visita per far calare la temperatura.
Nella sala visita accanto la dottoressa di turno si informa sui posti letto disponibile. Dopo la visita a Leo, in meno di 60 secondi, mi informa che lo vuole ricoverare... RICOVERARE???
La temperatura è scesa in poco più di un'ora. Firmo il rifiuto al ricovero.
Domenica conclusa.
No... non lo so se avessi potuto fare qualcosa.
Le certezze che ho in questo momento sono due:

  1. Leo è qui, accanto a me, dorme ed è fresco. Oggi ha giocato, strillato, pianto, mi ha fatto le coccole e ha mangiato la pasta. Se ieri avessi accettato il ricovero, non sarebbe stato qui.
  2. I medici sono una casta. Come i politici. Il giuramento ad Ippocrate è show che prima o poi diventerà un reality. P