martedì 19 aprile 2011

"Bonus bebè"... politiche non proprio familiari!

Quando è in arrivo un cucciolo, dopo i festeggiamenti e l'entusiasmo per la scoperta, la famiglia media italiana un po' di conti inizia a farseli. Perchè, soprattutto se è il primo figlio in arrivo, le cose da acquistare (utili o no...) sono tante. Chi è fortunato riesce a farsi prestare qualcosa (carrozzino, monitor, scalda-biberon...).
Alcuni si affidano a catene di negozi che mettono su, in poco più di un'ora, una bella lista nascita, nella speranza che amici e parenti possano contribuire a qualche spesuccia.
Poco prima della nascita, il nascituro ha già una pupomobile, un lettino, la sua vaschetta, tanti prodotti profumati, olii per massaggi, un corredino principesco...
Alla nascita iniziano le spese di pannolini, latte artificiale per alcuni, salviettine, bavette (che non sono mai poche), vestitini, tutine, scarpine, giubottini...
Insomma... le uscite iniziano a diventare tante... da non riuscire ad essere programmate (almeno io non riesco a programmarle!).
In aiuto delle famiglie italiane, da qualche anno, è stato introdotto un "bonus", con lo scopo, appunto, di sopperire a quelle spese legate al bimbo in arrivo.
Il primo bonus bebè risale al 2005 e consisteva in un contributo a fondo perduto erogato dallo Stato di €1.000,00 a neonato (per redditi inferiori ad un certo tetto).
Nel 2008 le cose iniziano a cambiare.
Il bonus bebè viene erogato fino a €5.000,00!!! Ma le cose non sono più semplici e lineari come lo erano all'inizio.
Sì... perchè questo bonus, in realtà NON è un bonus, ma un prestito che viene erogato alle famiglie da istituti di credito convenzionati con lo Stato.
E non è nemmeno un prestito a tasso del 0%... viene indicato che è a tasso AGEVOLATO nella misura del 4,8%.
Ora... ragioniamo un po'... se io sono la mamma di un neonato, e verso in condizioni non proprio felici economicamente (magari ho un mutuo, un prestito, l'affitto...) che faccio?!? Mi indebito ulteriormente?!?

Perchè questa mi sembra proprio una bella presa in giro, per tutte le famiglie italiane, per tutte le donne che non hanno voluto rinunciare alla maternità.

Perchè con le leggi attuali, con i contratti collettivi che vengono applicati, con i bassi salari che ci troviamo grazie a scarsa contrattazione economica tra sindacati ed impresa... in queste condizioni noi mamme, noi neo famiglie, non siamo tutelati da nessuno!

E quando leggo frasi del tipo 'Poiche' vantiamo una cultura che predilige l'amore e rifiuta l'invidia e l'odio cerchiamo di essere un governo amico delle donne e soprattutto delle mamme'  mi chiedo se essere presi in giro ricade nell'amore, nell'amicizia con le donne... e con le mamme


Per le Mommy piemontesi: vi potrebbe interessare l'articolo sui Bonus della Regione Piemonte