venerdì 28 ottobre 2011

Pari opportunità?!? Ma quando!!!

Il post di stasera è un messaggio di rabbia e dolore. Si sente parlare in continuazione di "pari opportunità" tra donne e uomini, nella società, a scuola a lavoro.
Niente di più assolutamente falso.
Almeno, quando la donna è anche una mamma le cose, improvvisamente, cambiano.
Fino a quando ero una giovincella single, o comunque non Mommy, ero fiera di essere una donna che, con sacrifici, ha raggiunto o si è avvicinata molto ai suoi obiettivi.
A 18 anni sono andata a vivere lontana da mamma e papà, ho cercato piccoli lavoretti per poter essere indipendente, ho studiato, mi sono laureata, ho trovato, in un periodo non proprio facile per il mondo del lavoro, un posto "fisso", al sud.
Se mi guardo intorno mi rendo conto che, sì sono stata brava. E fino a poco tempo fa ero fiera di quello che avevo costruito in poco tempo.
Poi mi sposo e nasce Attila. Niente di così meraviglioso mi poteva succedere. Quello che avevo ottenuto fino a quel momento era niente in confronto al mio ometto tutto speciale.
Lui è il miracolo che tutti sperano.
In quasi un anno è stata l'unica gioia, l'unico motivo di sorrisi.
Tornare a lavorare, però, non è stato un "dramma" perchè, ingenuamente, immaginavo che tutto si sarebbe svolto come prima, anzi meglio, avendo un motivo in più per essere fiera.
Ma le situazioni cambiano.
Io sono rientrata a lavoro felice di riprendere la mia professione, sapendo che, dalla parte mia e di tutte le donne lavoratrici, avevo leggi di pari opportunità, che incentivavano le donne a non abbandonare il lavoro... niente di più sbagliato.
Un esempio (altrimenti mi prendete per pazza...)... malattia del figlio.
Fino al 3°anno una donna lavoratrice può assentarsi, in modo giustificato, in caso di malattia del figlio. Bene... questo vero, posso rimanere a casa, ma, per il CCNL Metalmeccanico, le giornate di assenza non vengono retribuite... cioè ma siete impazziti o cosa?!?
Tralasciando questo dettaglio (che tanto dettaglio non è...) vogliamo parlare del periodo di allattamento?!?
La domma-mamma ha il dovere di lavorare part-time, in quanto sono previste 2 ore di allattamento al giorno (per chi come la mia categoria lavora full time, 8 ore al giorno dal lunedì al venerdì).
Ho creduto, sempre ingenuamente, che dovendo lavorare 6 ore potevo farmele di fila, dalle 8:00 alle 14:00... la tua risposta Mommy è sbagliata!
Perchè?!? Bhè perchè ti obbligano a fare "qualche ora" anche il pomeriggio. Ciò implica dover effettuare la pausa pranzo e rinunciare (in pratica) ad un'ora della giornata di tuo figlio.
Ok, va bene, c'è "crisi" e tutti (ma dovrebbero essere TUTTI) devono sacrificarsi per poter superare questo periodo.
Poi, però, ti accorgi che, in quelle 6 ore, ti vengono dati incarichi che, normalmente, si possono svolgere in 10 ore.
Mommy si ritrova a fare straordinario (che per legge è vietato) con un piccolo (misero) rimborso spese (non essendo previsto lo straordinario... sempre per legge).
E va bene... si accetta anche questo...
Poi, però, ti fai due conti (giusto due perchè arrivi la sera che impieghi mezz'ora a capire che 1+1 fa 2).
Ci chiedono sacrifici, ci chiedono il tempo, ci chiedono precisione e puntualità... ma non ci prendete in giro con la storia delle pari opportunità, perchè è semplicemente una bufala.


Nessun commento:

Posta un commento